Ed ecco alcuni concetti fisici di introduzione necessari per la comprensione della genesi dei temporali.
Per lo sviluppo di un buon temporale occorre che ci siano diversi importanti ingredienti:
- il riscaldamento
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-l'umidita' (dopo tutto i temporali sono fatti di vapore)
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- un evento scatenante che inneschi la scintilla per la genesi temporalesca
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- aria relativamente fredda negli strati superiori della troposfera.
Prendiamo in esame come primo elemento il riscaldamento: esso puo' avvenire in 2 differenti maniere; la prima è mediante l'avvezione di aria calda trasportata dai venti (come nelle Great Plains americane, nelle quali sia nella stagione fredda che nella stagione calda in particolari situazioni sinottiche, sussiste sempre un notevole richiamo caldo e umido di provenienza dal golfo del Messico), la seconda avviene attraverso il riscaldamento solare.
Per quale ragione il calore è importante?
L'aria calda è meno densa dell'aria fredda, e in quanto tale risulta essere piu' leggera ed è facilitata a salire verso l'alto; importante è che la maggior parte del riscaldamento sulla superficie provenga dal sole, dal momento che le termiche ("pacchetti" di aria calda che salgono verso l'alto) hanno a disposizione un maggior potenziale energetico per la convezione. Quindi meglio una giornata di sole con 30 gradi piuttosto che una nuvolosa con 35. Per visualizzare visivamente una termica possiamo fare riferimento ad una situazione estiva caratterizzata da un forte riscaldamento: capita spesso che guardando una strada di asfalto assai riscaldata dal sole, le immagini vengano distorte da un qualche fattore deformante invisibile che sembra che sia costituito da un movimento ascendente; ebbene questa è una termica di aria calda che sale convettivamente verso l'alto.
Ora supponiamo che le nostre particelle d'aria comincino a salire: che cosa succedera'? Assolutamente niente.
Prima dobbiamo introdurre un altro parametro importante: l'umidità. Non dimentichiamoci che i cumulonembi sono costituiti da miliardi di goccioline di vapore. Ebbene occorre molta umidità a livello della superficie ma non negli alti livelli della troposfera!
Essa non è altro che una colonna d'acqua sospesa nell'atmosfera. Ma per quale motivo l'umidità è uno degli ingredienti più importanti per lo sviluppo dei temporali? Perchè contiene il cosiddetto calore latente : quando l'acqua condensa, a causa di temperature sempre più basse verso l'alto, essa rilascia del calore, dell'energia essenziale per conferire la forza convettiva necessaria all'updraft del sistema per muoversi verso l'alto.
Per osservare se la superficie è umida occorre valutare quanto la temperatura del punto di rugiada si avvicina alla temperatura. Se essa è molto vicina vuol dire che l'atmosfera è umida. Ora supponiamo di avere 35 gradi con un dew point (punto di rugiada) di 27 gradi; è una situazione meteorologica veramente afosa e opprimente; l'umidità è alle stelle, ma abbiamo un cielo ugualmente splendente e privo di nuvole....Manca proprio una scintilla per dare inizio alla convezione, ovvero per "rompere" il CAP che sussiste nel basso strato della troposfera, cioè un fattore che rende l'aria della superficie stabile e che impedisce la convezione, anche se il profilo dell'atmosfera nei layer più alti è molto instabile. Spesso si confonde il CAP con l'inversione ma non è così; è vero che un CAP può essere determinato da una inversione (l'aumento di temperatura dell'aria con la quota, nell'inversione, non rende possibile il galleggiamento dell'aria più calda in quella più fredda per creare la spinta positiva ascendente, e quindi non permette la convezione) ma non è vero il contrario!
Quindi affinché la nostra particella d'aria riesca a salire è assolutamente necessario che questo strato stabile vicino alla superficie venga per così dire "abbattuto"; ci sono diverse metodologie che la natura impiega:
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-un forte riscaldamento durante l'intero arco giornaliero
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- le catene montuose che forzano l'aria a salire verso l'alto
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- i fronti freddi che al loro passaggio scalzano l'aria calda preesistente facendola salire convettivamente,
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-le saccature
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- le basse pressioni
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-aria fresca alle quote medie
L'ultimo ingrediente che dobbiamo avere a disposizione è la presenza di aria piu' fredda a quote elevate; non è necessario avere grandi saccature, ma basta dell'aria che sia fredda abbastanza da creare un discreto gradiente termico verticale che riesca a generare in basso una particella d'aria instabile che riesca a salire verso l'alto: per questa ragione dei promontori negli alti livelli della troposfera sono estremamente dannosi per il sostentamento di forti updraft.
Andrea Griffa