la tromba d’aria di wakeeny, l’ideale di caccia
la tromba d’aria di wakeeny, l’ideale di caccia
By Andrea Griffa - scritto nel Luglio 2007
May 22 2007: l'ideale dello storm chasing.
Superfluo sarebbe definirla una grandiosa giornata.
Dopo un Maggio speso a caccia di squall line, shelf cloud e roll cloud finalmente il mese in questione riesce a dare il primo colpo di reni.
Ci troviamo in motel a Goodland, nell'estremo NW del Kansas, fin dal mattino e i modelli delle 12Z del giorno precedente mostravano una bassa pressione e una dry line che avrebbero dovuto interessare la parte occidentale del kansas con punto triplo a Dodge City e dry line passante per Liberal: ma come ben sappiamo alla fine i modelli cambiano e tutto viene spostato a 150 kilometri più a Nord.
Infatti le 00 ZNAM mostrano il punto triplo più a nord intorno a Ness City,Ks.
L'atmosfera è molto tesa; dopo un maggio speso a caccia di setup poco decorosi finalmente abbiamo il nostro primo vero chasing day: non ci è permesso di sbagliare.
Io e Fabio siamo chiusi in camera a elaborare il target e dopo lunghe elucubrazioni decidiamo che il punto triplo dovrebbe risiedere tra Scott city e Ness city. Non c'è convergenza di idee tra Ruc e Eta, dal momento che ruc favorisce la zona appena a Nord di Dodge city. Per questa ragione decidiamo comunque di spostarci a Sud facendo una media tra Ruc e Eta, tecnica usata anche da SPC: l'idea è quella di mangiare intorno a Scott City, di osservare il cielo davanti alla dry line e muoverci di conseguenza.
Giunti a Scott City e dopo il pranzo da Subway, vediamo che il cap è meno intenso del previsto e la dry line comincia a produrre appena a est della nostra posizione nonostante l'ultimo run di Ruc favorisse maggiormente Garden city, leggermente più a Sud.
Io e Fabio siamo leggermente preoccupati, dal momento che temiamo che il cap stia reggendo troppo poco dato che su è giù saranno state le 15.30 e avrebbero potuto nascere troppe celle.
Ormai è fatta: come si dice in questi casi, "è partita la convezione". Si nota tra i vari cumuli che stanno erodendo il cap l'ascesa verticale impressionante di un nembo definito, in esplosione, solitario: la supercella futura nascerà proprio da esso.
Di fianco alla cella splitta un altra cella che rapidamente viene assorbita dal meso principale che si rinforza e comincia a scolpirsi.
Giunti all'interstate 70 in zona Grainfield aspettiamo e osserviamo il meso fino alla decisione di spostarci verso est. Dopo avere percorso un breve tratto dell'autostrada usciamo a Collyer dove c'è una strada che presegue dritta verso Nord.
A Collyer il meso comincia a diventare spettacolare e a produrre funnel: abbiamo la prima tornado Warning.
L'inflow comincia a rinforzare e la base comincia ad assumere un aspetto circolare, pur rimanendo prettamente alta; seguiamo l'evolversi della cella e l'eco che traspare dal radar fin dai primo scatti è già definito, obliquo e mostra già un V Notch:senza dubbio un ottimo segno.
Possiamo già parlare di mesociclone: ma non è ancora nulla rispetto a quello che diventerà.
Dopo pochi minuti decidiamo di seguire il meso verso nord e mentre siamo in macchina si pronuncia verso il basso un grosso funnel che potrebbe avere anche toccato il suolo in prossimità di S.Pieter. Purtroppo sto guidando e non riesco a fotografarlo. Mentre percorriamo l'autostrada il funnellone si pronuncia verso il basso e affondiamo il pedale per arrivare prima possibile alla congiunzione con la strada che va verso Nord.
Ora il meso si occlude e si forma un nuovo meso a SW.
Giunti a S.Pieter lo spettacolo diventa incommensurabile: l'updraft è striatissimo come le classiche supercelle in stile americano,netto definito,isolato e i nostri occhi godono di un incredibile bellezza. Nel frattempo l'inflow caldo e umido si rinforza con raffiche intense che sfiorano gli 80-100 km/h.
La supercella è giunta in una zona più ricca di umidità e la base comincia ad abbassarsi e si forma rapidamente una wall rotante alla base. Aumentano "i giri delle striature" e il meso assume un aspetto "massivo",immenso grandioso e potente e la sua forza di aspirazione aumenta proporzionalmente ogni minuto che passa. L'aria calda ci circonda e ci riempie di speranze.
Il ciclo prosegue quando comincia a piovere sotto il mesociclone e la cella assume caratteristiche ibride tra classic supercell e HP supercell: proprio adesso la wall si pronuncia maggiormente con un grosso funnel e sembra di vedere debris in corrispondenza col terreno; potrebbe essere un tornado ma è difficile dare una risposta precisa dato che le precipitazioni sfumano la sua immagine.
Questo probabile tornado durerà dalle 6.58 alle 7.05. Dopo questa fase le precipitazioni sotto il meso diminuiranno e comincierà a delinearsi una wall più definita.
In pochi minuti comincia ad essere visibile un cono evidente che si condensa quasi completamente fino al suolo. Siamo troppo lontani per vedere il debris ma alcuni cacciatori confermano una blanda circolazione tornadica al suolo. Sono le 7.13.
Passano altri secondi magici e il grosso funnel pronunciato verso il suolo si ritira verso l'alto e la wall cloud si riorganizza producendo diversi altri funnel cloud. Sono giunte le 7.17 e finalmente dalla wall spunta un ennesimo funnel più incisivo e più forte dei precedenti e in pochi secondi tocca il suolo e solleva della terra alla sua base: appena il tornado fa il suo touch down l'inflow del temporale si potenzia incredibilmente in pochi secondi e con pochi dubbi deve avere toccato velocità maggiori di 100 km/h.
La supercella prosegue il suo corso e si fa ancora più striata e la struttura diventa magnificente: si vede il classico clear slot, la wall cloud, lo scalino e un nuovo cono appena a Est di S.Pieter si pronuncia verso il basso. Ora la visibilità è migliore e il cono è visibile in tutto il suo splendore: il vento di inflow ritorna potentissimo; abbiamo il secondo tornado!
La struttura è davvero emozionante, spettacolare e il tornado si muove verso est e tutti noi rimaniamo in silenzio ad osservarlo colpiti da raffiche continue ininterrotte e violente.
Il tornado avanza indisturbato con la sua debris cloud fino a che comincia ad assottigliarsi e ad assumere una forma "rope" fino al dissipamento.
La caccia prosegue e giungiamo in una zona incredibilmente popolata di cacciatori, tra cui il gruppo di caccia del Doppler on Wheel di Joshua Whurman che scansiona il temporale e del Tornado Intercept Vehicle.(TIV)
A questo punto proseguiamo verso un nuovo meso in formazione che produce un grosso funnel che non riusciamo a fotografare, essendosi dissipato in poco tempo.
Dopo questo immenso spettacolo ci fermiamo a fare benzina quando il radar mette in evidenza una nuova supercella a ovest: è giunto il momento di guidare velocemente per intercettare un altro tornado.
Inizia così una corsa sfrenata per fare il bis ma incomprensioni radiofoniche tra i nostri due veicoli non ci permettono di raggiungere in tempo la supercella e al nostro arrivo l'unica strada che ci permette di entrare nelle vicinanze del meso passa per il forte RFD che dal punto di vista visivo pare davvero distruttivo; non è possibile proseguire per nessun motivo: dobiamo tornare indietro.
Giunta l'oscurità il tutto si trasforma in una linea e la giornata si chiude in un motel a dodge city dove troviamo l'amico Klipsi.
Ecco le immagini radar della supercella e dei tornado:
Andrea Griffa